venerdì 2 gennaio 2015

La vedi a Napoli, e poi muori

E ci provo, ma non riesco.
Tento e mi sforzo, ma non ne esco.

Rime storte e mezze rime,
non una frase che rimane, imprime.

Solo,
dopo aver trovato conforto,
mi trovo qui dopo ore,
assorto.

Mi fissi, e sorridi.
Ti fisso e sorrido.

Occhi verdi, verdi occhi,
sussulto, quanto tu mi tocchi.

La bianca cute, ti vien d'aiuto,
adoro il bianco, mi fa con te muto.

E i capelli biondi, per Giove che dire?
Sono fil d'oro, al mio apparire.

Mi fissi, e sorridi.
Ti fisso e sorrido.

Bellezza incantevole che occhi mai hanno visto,
e se cervello dice tanto, tanto è. Mai hanno visto.

Connubio di sensi e arti sensuali,
cedo ad i tuoi voleri, le tue dita per me strali.

Non oso dir di no.
In fondo come e a che pro?

Mi fissi, e sorridi.
Ti fisso e sorrido.

Ripeto parole convulse,
su cose un attimo unite,
un attimo dopo avulse.

E ora cedono gli occhi,
ma per Giove! sulla tua immagine,
che la notte no,
non scocchi.

Ed io mai odierò il sole,
se alla tua presenza,
ti renderà, oh cara, onore.

La vedi a Napoli,
e poi muori.

D.G.


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