venerdì 20 settembre 2013

Il mio problema e il tuo problema

Allora, solo poco fa ho letto un articolo dove si parlava dei problemi dell'omofobia della xenofobia etc etc..
Bene...penso che ogni cosa abbia un posto ed ogni posto possegga una cosa..
Cosa intendo?
Siamo in una situazione alquanto grave..le aziende chiudono e le famiglie non arrivano alla fine del mese...
E la politica su cosa discute?
Ora non vorrei fare una scaletta dei problemi, ma è evidente, e mi pare ovvio, che alcuni siano più "rilevanti" di altri...
Certo, ognuno ha un problema, ma prima presumo ci sia bisogno di risolvere i problemi comuni per risolvere successivamente i problemi relativi ad ognuno!
Il problema dell'omofobia, che da vita a quelle non vorrei definire patetiche perchè sembrerebbe brutto, bensì scontate manifestazioni per le strade delle città italiane, sono due aspetti della stessa medaglia del tutto contrapposti..
Da un lato questa vena di discriminazione, che sinceramente non vedo da nessuna parte, e se a voi è capitato scrivetemene ddndomi dell'ignorante che accetto ben volentieri, dall'altra queste "pagliacciate" che di rispettoso, nei loro stessi confronti hanno ben poco, visto che fanno si che si auto-ridicolizzino..
Da parte mia il gay è un essere umano come tanti al mondo, solo con gusti diversi...
Certo, quando pretende cose che non possono appartenergli visto la scelta fatta allora mi schiero contro, vedi l'adozione dei figli.., in caso contrario che facciano cosa vogliono!
Beh sinceramente aborro quelli che vogliono per esempio il matrimonio in chiesa!!! cioè...è assurdo..va contro ogni principio...ma evidentemente quando uno non vuole capire non capisce..
Ed il razzista omofobo che li vede vestiti in modi molto discutibili per le strade deve tacere perchè ognuno è libero..
Ma essere liberi, cosa vuol dire?

mercoledì 11 settembre 2013

Ipocrisia 2.0

E' buffo il genere umano...molto buffo, buffo ed ignorante...ma questo è un altro discorso..
Il problema principale è che ha la strana capacità (il genere umano) di essere ipocrita ovunque e su ogni argomento..
Quello basilare del quale parlo ora è la situazione tragicomica dell'apparenza..
Un'apparenza inellutabbile e che senza troppi fronzoli serve, ma dunque mi chiedo, perchè si nega ciò??
Cioè ritengo possibile che  una persona sia di primo acchito spinta a pensare appena conosce una persona, in base a come l'altra è...se giusto o meno non mi tange, ma è umano..
E allora perchè creare una campagna di disservizio dicendo che chi è grasso non lo è? o chi è brutto non lo è?
ma se questi aggettivi ed i loro contrari esistono è perchè entrambi valgono l'un l'altro!
Il discorso è un po' intricato lo so, però pensate, noi cosa siamo?
Interno ed esterno o no? quindi perchè essere così ipocriti da affermare che una persona va valutata in base a quello che è dentro e stop??
Bah, inconcepibile!
Ammetto che 'sto post è inutile a priori...però mi è servito per focalizzare l'attenzione su un problema che è il buonismo di fondo, che più opere buone fa danni.

I libri, una necessità.

Ci vuole tempo, mancanza di stanchezza e spirito libero per dar vita a quelle che saranno poesie/saggi o che so io.. sennò..addio!!
Aspetto giorni, settimane, alle volte mesi per buttare già qualcosa nel blog, e alla fine per fortuna riesco..
Penso al blog come una tappa indissolubile del mio cammino... finissi  anche dall'altra parte del mondo.. qualcosa scriverò, anche fosse solo una lettera, la scriverei!
La necessità di scrivere è strana come il blocco mentale che si ha quando nulla soggiunge alla mente...
Una necessità unica, che alla domanda perchè lo fai? uno non sa rispondere...perchè lo faccio?
L'arte somma è la scrittura, tutto il resto non mi interessa.
Un libro ti fa girare il mondo, un viaggio per il mondo ti fa girare l'anima... e a gradini tutto sarà fatto..tutto.

Una perdita di tempo....

Va avanti inesorabile, sembra infinito, ma un termine ben preciso lo ha...
Costruiamo cose inutili, sprechiamo tempo, salute, sobrietà in cose che alla fine non porteranno a nulla...
Che tristezza, un mondo pieno di persone che fanno cose inutili che mondo è? Per sillogia un mondo inutile...
Siamo inutili? questo non lo so, so soltanto che ho 21 anni e quando faccio lavori stupidi mi chiedo perchè sono li a fare quelle cose, perchè sono lì? Bisogno di soldi? certo, anzi, ovvio, ma poi?
Non so nemmeno io che scrivere.. è un argomento che non riesco ad affrontare.. mi si palesa nella mente con le stesse solfe...e la stessa frase, perdita di tempo..... ma basta! non vado avanti, sembra un muro, un muro mentale probabilmente, ho bisogno di tempo per riflettere e per riflettere tutto queste nullità che percepisco dall'esterno, tutte quelle cose che le persone bramano ma che sono effimere, insipide...
Macchina, casa, vestiti....cazzo, è tutto SOLO una pietanza mal condita!
Cosa ne fai quando sei morto?? la vendi??
..Puà...

L'obiettivo più alto che uno possa raggiungere è di diventare etereo, un'anima, un'anima che possa riconoscere le altre anime, non fermarsi alla carne, alla materia, ma che possa scrutare le persone nell'intimità più profonde, lì dove la mente cessa di esistere e l'essere si confonde con il volere intrinseco dell'anima stessa..
Lì dove ogni cosa è pura e inviolabile, a quello bisogna puntare, a ciò che tutto sarà, non a ciò che è..

Ciò che è non sarà e ciò che sarà, sarà per sempre.

sabato 7 settembre 2013

L'anima dell'uomo sotto il socialismo - Oscar Wilde

Che Oscar riesca costantemente a lasciarmi di stucco è oramai comprovato, ma con questo saggio c'è riuscito alla grande ed oltre ogni aspettativa precedente!
Il saggio in questione tratta il socialismo non nella classica forma utopica che leggiamo sui libri, bensì come arma spietata di uguaglianza.

Come ogni lotta c'è il bene ed il male, se il bene lo troneggia il socialismo, il male viene spudoratamente incarnato dalla proprietà privata, forma di impossibile crescita delle cose.
La proprietà privata, facendo parte delle cattive abitudini dell'uomo del dover possedere e cose e terre e animali (e persone), lo porta a piegare la società/natura al proprio scopo, segno indiscutibile di disfunzionale sviluppo.
Oscar nel libro chiarisce bene ogni punto, partendo dalla causa della povertà al come liberarsene passando da tutti i punti intermedi come la carità, che definisce come "male irriguardoso delle persone" (a ragione o a torto?) e l'idea di liberarsi di ciò che è inutile.
A mio grande sorpresa, era più cristiano di quanto immaginavo e di molte persone che si dichiarano tali oggi 7/09/2013!
Dopo "La ballata del carcere di Reading", la sua versione cristiana mi si era già palesata con mia grande gioia, dopo quest'ultimo saggio la sua mente mi apre molti di quei meandri oscuri che ti danno nuovo respiro ad ogni frase.
Leggere le sue intuizioni e le sue coscienziose identificazioni di Cristo nella società e nel suo pensiero sono momenti stupendi, soprattutto vedendo che le sue parole non lasciano sfuggire un solo particolare degli insegnamenti del Signore.
La linea generale per il quale ha una visione che direi quasi "celeste" segue alla perfezione quei stessi  versetti che lui riprendere più volte, come lasciare le cose terrestri, cosa sono d'altronde? o non rispondere ad un insulto con un insulto, cos'è un insulto? e chi diventerei io se rispondessi a tale insulto?

Le esplicazioni del genere lasciano stupefatti, una lettura che unisce arte e stili di vita per una vita come un'opera d'arte.

Damiano D.G.