sabato 1 giugno 2013

Corazza di paure.

Basta cambiare prospettiva, basta essere confrontati e posti in altri modi, per dare una visione di noi totalmente diversa.
Ognuno di noi è come un albero, alto, grande, possente.., mai si direbbe soggetto a debolezze o affranti..
Ma appena il vento arriva, e sullo specchio d'acqua ci mostra il suo riflesso, lo vediamo spogliato di quella corazza, lo vediamo intriso di paure, di sfaccettature, lo vediamo piegarsi ad una visione da lui non voluta, ma dalla quale non può sottrarsi..
Ogni onda che spezza la sua integrità, è una via d'accesso per quella fragilità comune all'uomo..
Se possibile ognuno di noi deve assolutamente cercare di tappare quelle fenditure, rendersi stagno e non far entrare nient'altro che si ha intenzione.

Sta tutto lì, guardi, ragioni, pensi, ci rifletti e ti chiedi il perchè... domanda forse sciocca, sarà che il mondo è bello perchè vario ma nulla verrà a tuo favore se non cercherai di arginare quelle debolezze. Beato chi di onde e vento si farà scudo e corazza, e di debolezze e fragilità il proprio spadone a due mani, perchè nel momento della prova tutto consisterà nel vedersi saturi di idee, e chi ne sarà privo, addio per lui..

Nessun commento:

Posta un commento