Non capisco cosa,
non capisco come,
Ma giuro, eran splendidi.
Li vedevo come ebano,
librasi ad ogni tocco,
loro si, volavano,
liberi, senza nemmeno un fiocco.
Mi hai rapito,
è stato un attimo,
mi hai colpito,
dentro si, son ancora livido.
Mi son innamorato,
ma ti ho persa,
ti ho guardata,
Dio, eri immensa.
Erano fluenti,
e m'hanno ucciso,
virenti,
illuso.
Castani come pece,
lunghi come torrenti,
belli come la neve,
splendenti come un'eclissi.
Con la coda m'hai visto,
e non hai smesso.
Ad ogni occhiata io,
ne capivo il nesso.
Ti sei alzata,
l'uscita era la tua destinazione.
Ma, devo essere sincero,
la tua breve presenza,
ne è valsa tutta l'emozione.
D.G.
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