venerdì 7 novembre 2014

Rapito

Un'attimo, ed eccoti lì.
Non capisco cosa,
non capisco come,
Ma giuro, eran splendidi.

Li vedevo come ebano,
librasi ad ogni tocco,
loro si, volavano,
liberi, senza nemmeno un fiocco.

Mi hai rapito,
è stato un attimo,
mi hai colpito,
dentro si, son ancora livido.

Mi son innamorato,
ma ti ho persa,
ti ho guardata, 
Dio, eri immensa.

Erano fluenti,
e m'hanno ucciso,
virenti,
illuso.

Castani come pece,
lunghi come torrenti,
belli come la neve,
splendenti come un'eclissi.

Con la coda m'hai visto,
e non hai smesso.
Ad ogni occhiata io,
ne capivo il nesso.

Ti sei alzata,
l'uscita era la tua destinazione.
Ma, devo essere sincero,
la tua breve presenza, 
ne è valsa tutta l'emozione.

D.G.

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