Si è abbassato,
assonnato come di un sonno millenario.
Mi lascia solo con loro due,
stella sempiterna della notte
e lumino argentato, vegliardo della mattina..
Si trascina luci e ombre,
pensieri e paure,
momenti di intimità per lui rivisti e rivisitati.
Ti prego oh grande,
lasciami spazio,
guardami tra queste lande,
sai bene che non mi basta questo ozio...
Devo vivere il mondo,
e testare le paure,
sentirlo rotondo,
sotto i piedi,
ed eliminare tutte le censure,
della società viziata,
che lurida e infame,
mi piega al non volere,
alla mercè del dovere.
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